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Reahel, angelo 39, dei nati fra il 4 e l'8 ottobre

Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: I Segreti dell'Intelligenza Corporea
Rehael, o Raha’e’el, è il 39esimo Soffio ed il settimo raggio angelico nel Coro marziano degli Angeli Potestà, nel quale amministra le energie di Mercurio. Il suo elemento è l’Aria; ha domicilio Zodiacale dal 10° al 15° della Bilancia ed è l’Angelo Custode dei nati dal 4 all’8 Ottobre.
   I sei Angeli Custodi della Bilancia sono potenze che collettivamente fanno dei loro nati persone sensibili e altruiste, equilibrate e con un profondo senso della giustizia; spesso intimamente volte al sapere metafisico. Amanti della Bellezza e dell’arte, sono affascinante e istintivamente impegnati nella ricerca dell’armonia per sé e per gli altri.
Il nome di Rehael significa “Dio che accoglie i peccatori”

Il dono dispensato da Rehael è il RISPETTO.
   Questo Angelo apre in prima persona, insieme alle sue legioni, il sentiero da cui cade nell’Abisso tutto ciò che non è conforme al Pensiero Divino; per questa ragione, secondo la Kabbalah, ha la funzione di salvare quel che può essere salvato. La Kabbalah precisa inoltre che Raha’e’el guarisce le sofferenze del corpo e dell’anima, trasformando il Male in Bene: domina sulla salute e sulla rigenerazione concedendo guarigione dalle malattie mentali e l’ottenimento della Grazia Divina; ha inoltre lo specifico potere di nutrire l’amore paterno e la corrispondenza filiale. Secondo Haziel, questo Angelo sostiene in particolare tutti coloro che annunciano i mali causati dalla distanza dalla Legge Divina: coloro cioè che decidono di parlare per soccorrere, correggere gli errori, per spingere i loro simili al risveglio, e perché il Bene regni sulla Terra. Dice inoltre che la nota dominante delle persone sotto l’influenza di questo Angelo sarà la franchezza; il lavoro le orienterà verso il campo delle comunicazioni: dalle pubbliche relazioni, al giornalismo, all’arte. I protetti da Rehael che si affidano con calma fiducia alla sua influenza potranno trovare il proprio completamento sentimentale nella vita quotidiana, fino a vivere una storia d’amore straordinaria; saranno inoltre ricettivi e rispettosi delle gerarchie, certo non nel senso servile ma in quello positivo della fiducia e dell’Amore. Il dono del “rispetto” infatti è lealtà e non accondiscendenza; è fondare i rapporti sulla capacità di manifestare il proprio pensiero con coraggio e onestà. L’Angelo Rehael aiuta anche a liberarsi dal male e aiuta a sviluppare la forza interiore necessaria a guarire da fissazioni mentali.


Rehael secondo Sibaldi
   Nota Sibaldi che, subito successivo all’Angelo Ha’amiyah (o Kha’amiya: che insegna a esplorare coraggiosamente i territori oscuri), l’Angelo Raha‘e’el aiuta ad affrontare e a sciogliere la paura. E aggiunge che (secondo certe correnti della Kabbalah), questi giorni d’ottobre sono tra i più rischiosi in cui nascere: non per nulla rahah, in ebraico, significa «aver paura», e rahav, «osare». I protetti da Rehael devono sempre lottare contro una corrente che sembra volerli spingere contro gli scogli dell’illusione, del vuoto, del male anche: qualcosa che, nel loro Nome angelico, è raffigurato nella particolare posizione della lettera ayin. Naturalmente le reazioni di questi nati, nella contraddizione fra la tentazione del rischio e la paura, possono avere reazioni molto differenti. Molti di loro la contrastano appena quel tanto che basta a non far nulla, rimanendo per tutta la vita al punto di partenza: non abbandonano mai la casa in cui sono nati, oppure ereditano il lavoro del padre e non vi aggiungono nulla di nuovo, come nel timore che qualche tragica trappola li inghiotta appena proveranno a discostarsi da quel che già si sapeva prima di loro. Altri tentano l'ignoto e davvero si smarriscono: la corrente li porta troppo rapidamente perché riescano a cogliere le occasioni giuste, gli eventi li trascinano senza che nulla di ciò che vogliono riesca né a consolidarsi, né a chiarirsi del tutto. Quello che in questi casi può peggiorare ancor di più la situazione, è il cadere nella tentazione (a cui pochi Raha‘e’el riescono a resistere) di rafforzare (illusoriamente) il proprio animo ricorrendo al principio d’autorità, e cioè mettendosi a dare ordini ad altri, o trovando qualcuno a cui obbedire. Patetica, poi, e soffocante, in ogni Raha‘e’el sconfitto o deluso dal proprio destino, è la tendenza a obbligare i figli a riuscire in ciò in cui lui ha fallito: come a volersi riscattare per interposta persona, senza alcun riguardo per le loro vocazioni e desideri. E se ne riceve un rifiuto, lo prende spesso come una ferita imperdonabile, a volte addirittura mortale.
   Ma c'è qualcosa che può salvare i Raha‘e’el – la stessa che più di tutto contribuisce a distruggerli (a seconda di come la usano): è quella meravigliosa arma a doppio taglio rappresentata dalla loro grande Energia “terapeutica”. I Rehael che imparano a riconoscerla e ad usarla possono essere grandi guaritori, e non solo attraverso metodi convenzionali: possono essere medici perfetti come perfetti uomini di spettacolo. Quanto più un individuo dotato di "energia terapeutica" riesce a inquadrare le dinamiche dei suoi personali disagi, e a dominarle, tanto più sarà in grado di agire su altri, per aiutarli a dominare e a superare i loro problemi. E i Raha‘e’el possono diventare maestri nell’autoanalisi... Nessuno meglio di loro può comprendere come e perché si tema e si rifugga la propria libertà e responsabilità - e poche conoscenze più di questa tornano utili nell’aiutare chi soffre. Se osano scoprirlo, poi la loro "energia terapeutica” saprà guidarli e farà il resto, in qualunque campo. L’autoanalisi, il prendere luminose distanze da se stessi, è indispensabile ai Raha‘e’el anche in un altro senso. La loro dipendenza dai genitori, o in genere dal passato, e anche la dipendenza che vorrebbero imporre ai figli, si rivelano, quando riescono a osservarle con calma e attenzione, come ombre proiettate da tutt’altra cosa: dal bisogno di una guida spirituale. Un bisogno che tuttavia può arrivare a chiarirsi solo in chi si sia elevato un po’ al di sopra di quella paura del nuovo, o di quella certezza che il nuovo porti con sé la rovina, che caratterizzano i Raha‘e’el mediocri. E più in alto ancora, conoscendosi ancor meglio, scoprono che anche il loro bisogno di una guida è in realtà un’ombra, che il padre spirituale che cercano è in loro stessi. Lo potranno trovare soltanto vivendo in modo da far gioire quel genitore invisibile che dimora in loro per il bene che riescono a fare per se stessi e per gli altri. Così è anche per chiunque altro, si sa: ma nei Raha‘e’el le resistenze a queste scoperte sono, in genere, talmente forti da trasformare la vittoria su di esse in un’impresa eroica: un eroismo che è l’unica condizione della loro felicità. A quel punto avranno dato compimento all'incarico karmico espresso nella radice resh-he-ayin: io conduco verso l’invisibile, e supero le illusioni.

Qualità di Rehael e ostacoli dall'energia "avversaria"
   Le qualità sviluppate da Rehael sono rigenerazione, lealtà, onestà, fiducia e obbedienza verso i genitori e i superiori, rispetto e amore per i figli, elevazione divina e gioia interiore. L'Angelo dell’Abisso a lui contrario si chiama Abutés e rappresenta le difficoltà familiari. Causa mancanza di amore,  noncuranza verso la famiglia, distanza fra genitori e figli, ingiustizie familiari, bambini maltrattati, genitori martiri per problemi dei figli o a causa loro. Causa incomprensioni e gelosie; ispira abusi, parricidi, infanticidi. 

Meditazione associata al Nome
La meditazione associata a Rehael si chiama "diamante allo stato grezzo". Ora, i durissimi diamanti sono la forma cristallina del carbonio; ma è noto che lo stesso carbonio si presenta più comunemente sotto forma di grafite, o carbone: cioè materiali dalla struttura molto fragile. E' solo in virtù della forte pressione esercitata su questi materiali, lungo il corso di migliaia di anni, che un materiale banale e friabile come il carbone si trasforma nella gemma più rara, più dura, più luminosa e più preziosa che esista. Allo stesso modo, secondo la Kabbalah questo Nome fornisce lo strumento meditativo più efficace per trasformare gli ostacoli che ci opprimono in opportunità, e - attraverso l'eperienza che ne facciamo - far emergere la forza che in realtà possediamo.Meditazione • Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo significato, pronuncia questa intenzione: io riesco a compiere la trasformazione radicale, e completa, delle situazioni negative in opportunità positive e benedizioni. La manna scende dal cielo per me. La mia vita inizia ad avere il sapore di ogni cosa più bella che la mia anima desidera o sogna.

Esortazione angelica
   Rehael esorta a invocare il potere della sua energia angelica, che è deputata a trasmutare il male in bene e dunque accorda proprio questo potere ai suoi protetti. Cercare in sè le migliori qualità, come andando alla vera natura incorruttibile del diamante, non è che uno dei modi di esaltare la Bellezza, un'esigenza profonda nell'istinto di questi nati. Nelle azioni della vita questo angelo esorta a "far nascere dalle acque infette l'acqua pura", combattendo ogni corruzione. 

Giorni e orari di Rehael
   Se sei nato nei suoi giorni di reggenza Rehael è sempre in ascolto per te; ma in particolare le sue energie si schiudono nelle date del tuo compleanno e negli altri 5 giorni che ti sono dati dal calcolo della Tradizione. Suoi giorni di reggenza sono anche: 15 febbraio, 29 aprile, 13 luglio, 25 settembre, 5 dicembre; ed egli governa ogni giorno, come "angelo della missione", le energie dalle h.12.40 alle 13.00. Assiste perciò, in particolare, anche i nati in questi giorni e in questo orario, in qualunque data di nascita, ed è questo l'orario migliore in cui tutti lo possono invocare. La preghiera tradizionale rivolta a Rehael è l'11° versetto del Salmo 29: "Audivit Dominus et misertur est mei, Dominus factus est adiutor meus" (ha udito il Signore, e ha avuto di me misericordia; il Signore si è fatto mio soccorritore).


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2 commenti:

  1. molto interessante!
    mi piacerebbe sapere anche dell'Angelo dei nati il 19 Ottobre, grazie di cuore!

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    Risposte
    1. Ciao Giglio... presto saprai anche dell'angelo Mikael... :)
      Luce e Amore

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